Festa di Santa Elisabetta

 

La festa di Santa Elisabetta, Patrona dell’Ordine Francescano Secolare e regolare è una occasione non solo per ritrovarci (e questo è avvenuto con grande nostra gioia) ma per confrontarci con questa sorella che ha vissuto una vita straordinaria.

Morto il marito Lodovico Elisabetta rivestì un abito grigio al posto delle vesti regali e belle, e condusse una vita di penitenza e di consacrazione a Dio e al prossimo.
Elisabetta in uno spazio di soli 24 anni ha vissuto tante vocazioni da quella di donna, attraverso la vocazione ad essere sposa e madre, e poi vedova, e poi consacrata.
Ma forse la vocazione che le ha dato più soddisfazione è quella di sposa.
A quattro anni viene promessa all’undicenne Ludovico, non per amore ma per ragioni politiche e sociali. Ma il loro – nota Papa Benedetto XVI – è un matrimonio profondamente felice e riuscito perché, come si suol dire, i due non si guardavano l’un l’altro, ma guardavano ambedue nell’unica direzione: verso il bene, tutto il bene, il Sommo Bene.

Guardare tutti verso un unica direzione è quello che si propone la nostra Fraternità curando in modo speciale le relazioni fraterne. Un po come nella casa di Betania che Gesù frequentava volentieri, nella nostra Fraternità ci sono belle vocazioni al servizio e stupende vocazioni alla preghiera.
Nella relazione che Corrado di Marburgo ha inviato al Papa Gregorio IX dice “Affermo davanti a Dio che raramente ho visto una donna così contemplativa come Elisabetta che pure era dedita a molte attività” .
Anche nella nostra festa si sono evidenziate vocazioni al servizio come quelle delle persone che hanno preparato il pranzo e “l’aperimrenda”, e vocazioni alla preghiera, all’ascolto, alla contemplazione.
C’è da ringraziare tutti, da chi ha fatto il sugo della pasta alle quattro magnifiche ragazze che hanno ingentilito il nostro animo con la loro dolce musica. Ognuno ha da dato il meglio di sé in uno scambio semplice e genuino tra i lavori materiali e gli aspetti spirituali della festa (la preparazione della Chiesa e del servizio liturgico).

Elisabetta, ancora oggi, ci mostra la via di Dio perché insieme con gioia la percorriamo.

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