“Ecco la via per una santità alla portata di tuttiˮ

L’esortazione Gaudete et Exultate, sulla «chiamata alla santità nel mondo contemporaneo» è un documento che in cinque capitoli e 177 paragrafi invita ad essere santi oggi. Spiegando che non si tratta di una chiamata per pochi ma è una via per tutti, da vivere nella quotidianità. «Il Signore chiede tutto, e quello che offre è la vera vita, la felicità... Egli ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente» scrive Francesco.

 

Gaudete et Exsultate è il quinto grande documento del pontificato, dopo le due encicliche Lumen Fidei (scritta a quattro mani con Benedetto XVI) del giugno 2013 e Laudato si’ sulla cura del creato pubblicata nel maggio 2015, e le due esortazioni apostoliche Evangelii Gaudium (novembre 2013) e Amoris laetitia(marzo 2016), quest’ultima pubblicata a conclusione dei due Sinodi dei vescovi sulla famiglia. 

Il 19 novembre 2014, all’udienza generale, Papa Francesco affrontò il tema della vocazione universale alla santità richiamata dal Concilio, spiegando innanzitutto che «la santità non è qualcosa che ci procuriamo noi, che otteniamo noi con le nostre qualità e le nostre capacità. La santità è un dono, è il dono che ci fa il Signore Gesù, quando ci prende con sé e ci riveste di sé stesso, ci rende come Lui». La santità, affermava Bergoglio, «non è una prerogativa soltanto di alcuni: la santità è un dono che viene offerto a tutti, nessuno escluso, per cui costituisce il carattere distintivo di ogni cristiano». E per essere santi, «non bisogna per forza essere vescovi, preti o religiosi» o per chi ha la possibilità di «staccarsi dalle faccende ordinarie, per dedicarsi esclusivamente alla preghiera». 

La santità, spiegava ancora Francesco, «è qualcosa di più grande, di più profondo che ci dà Dio. Anzi, è proprio vivendo con amore e offrendo la propria testimonianza cristiana nelle occupazioni di ogni giorno che siamo chiamati a diventare santi. E ciascuno nelle condizioni e nello stato di vita in cui si trova… Ma tu sei consacrato, sei consacrata? Sii santo vivendo con gioia la tua donazione e il tuo ministero. Sei sposato? Sii santo amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un battezzato non sposato? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro e offrendo del tempo al servizio dei fratelli». 

«Quando il Signore ci invita a diventare santi – affermava il Papa in quella catechesi - non ci chiama a qualcosa di pesante, di triste… Tutt’altro! È l’invito a condividere la sua gioia, a vivere e a offrire con gioia ogni momento della nostra vita, facendolo diventare allo stesso tempo un dono d’amore per le persone che ci stanno accanto». Il richiamo alla gioia rappresenta un rimando sia aEvangelii gaudium sia ad Amoris laetitia . Quest’anno, come ha comunicato lo stesso Francesco, si celebrerà la canonizzazione di Paolo VI, il Papa che il 9 maggio 1975, in pieno Anno Santo, pubblicò un’esortazione apostolica dedicata alla gioia cristiana, Gaudete in Domino.

 fonte: Vatican Insider

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