Una Grande Fraternità

Fuori Come? Le relazioni vere

Assemblea Nazionale OFS Italia

Sabato 25 Marzo con il Ministro Alessandro, Catia, Manuela, Angelo, Antonella Maria, Alice, Chiara, Fabio, Marta, Emanuele, Nicola Simone abbiamo partecipato ad una giornata dell’Assemblea nazione OFS Italia, il tema di quest’anno era

Fuori come? Le relazioni vere.

Alla nostra fraternità era stato chiesto di intervenire, portando la nostra esperienza di cammino. Quindi felici ma al tempo stesso con un po’ di apprensione per l’intervento che avremo tenuto, siamo partiti alla volta di Assisi. Già nel viaggio possiamo dire di  esserci sporcati le mani in fraternità, dato che una delle due auto ha forato una gomma. 

Siamo riusciti ad arrivare ad Assisi giusto in tempo per partecipare all’ultima tappa del cammino previsto per quel giorno di assemblea. La tappa si teneva presso la chiesta di Santa Chiara, dove tutti abbiamo avuto la possibilità di sostare davanti al crocifisso di San Damiano, dopo le parole del ministro nazionale:

Il cammino che abbiamo appena sperimentato, è un po’ come la parabola della vita, in cui ciascuno di noi, in qualche momento della vita, si trova necessariamente ad affrontare situazioni che in un certo modo lo costringono a prendere delle decisioni, a stare nella storia concreta. Non serve chiedersi perché ma occorre piuttosto vivere ogni esperienza e trarne la motivazione per fare dei passi.   È un po’ il destino di chiunque si metta in relazione con gli altri attraverso Dio.   Siamo in questo luogo che custodisce il Crocifisso che a San Damiano parlò a Francesco; nei giorni scorsi ho ripreso in mano le Fonti e rileggendo il passo (FF 593) il crocifisso “si rivolse a Francesco chiamandolo per nome…”   Ecco il punto, la missione è un compito affidato a ciascuno. Si può svolgere con la fraternità ma è prima di tutto personale; si può organizzare in gruppo con i fratelli, ma può avere origine solamente da un ascolto intimo della Parola, fatto proprio, liberato da ogni fardello e condiviso con i fratelli.   L’esperienza di oggi non ci dice cose diverse da quelle che ci siamo raccontati nelle precedenti assemblee, ma ancora di più ci richiama al fatto che uscire vuol dire prima di tutto essere liberi e riconciliati.   L’uscire necessita di un’osservazione della storia, della strada, dei fratelli. L’uscita richiede accoglienza, libertà, fiducia, in qualche modo porta a “relazioni vere”. Altrimenti non è vita ma è attività ed esercizio. Stamattina invece abbiamo ripetuto davanti all’altare il nostro “sì” senza condizioni.   Mettiamo allora nelle mani del Buon Dio la nostra umanità insieme alla nostra passione e avanti con speranza a riparare la casa che il Signore ci indicherà.

Terminato l’incontro presso Santa Chiara ci siamo spostati a Santa Maria degli angeli, per il pranzo e successivamente il nostro intervento. Entrati nella sala conferenze il primo impatto è stato da far tremare le gambe, l’assemblea era grande, con tanto di palco rialzato e mega schermo alle nostre spalle.

Personalmente l’emozione era tanta, in alcuni momenti così forte da farmi pensare “che ci faccio qui?” Io neo professo appena arrivato. Sembrerà banale ma una volta iniziato, veramente ha prevalso la fraternità, una fraternità che si è allargata e mi ha abbracciato, dovessi usare una figura per spiegarlo userei la matrioska. Perché la singola esperienza di ognuno è diventata l’esperienza dei sei relatori. Noi sei relatori ci sentivamo abbracciati dalla nostra fraternità di Lucca, sia chi era fisicamente presente ad Assisi, sia chi ci seguiva da Lucca. Ed infine sentire l’abbraccio, come in una grande famiglia, di tutta l’assemblea. Nel finale con le domande si è percepito l’essere fratelli nel semplice confronto, nel regalarsi esperienza a vicenda.

Finito l’intervento, sicuramente più rilassato, sono stato colpito dai tanti fratelli che ci fermavano anche per un semplice saluto, mi sono sentito parte di qualcosa di grande, dall’ampio respiro. Si sentivano accenti da tutte le regioni italiane, età differenti, famiglie con bimbi, anziani, coppie. Quando dovevo pensare al titolo di questo breve racconto, questa è stata una delle esperienze che più mi è rimasta viva di questa giornata. La possibilità di allargare lo sguardo, uscire fuori da Lucca per essere immersi in una fraternità nazionale, veramente in una “Grande Fraternità”.

Condivisione

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.