Io Maurizio

Post fazione alla professione di Maurizio

Io Sr. Anna Grazia faccio voto……

Io Maurizio, poiché il Signore mi ha dato questa grazia……..

Queste espressioni proprie della professione degli Ordini Religiosi, delle Visitandine e dell’Ordine Francescano Secolare mi ritornano spesso in mente da quando ho partecipato alla Professione perpetua di Sr. Anna Grazia  monaca visitandina a San Pancrazio e a quella del nostro carissimo amico e fratello Maurizio, avvenuta il 27 Giugno 2021 nella nostra Chiesa.

Con le formule noi ricordiamo le parole dette, i gesti  compiuti, gli impegni assunti, i canti che hanno accompagnato questi momenti, momenti molto suggestivi e commoventi.

Ma mi perseguita anche una domanda: ma che vuole dire fare la professione, cosa comporta da me questo gesto, cosa chiede questo momento: me lo sono domandato spesso.

Io ho fatto la prima professione dopo il Noviziato il 17 Luglio 1961 (sessanta anni fa) a Cortona e quelle solenne (così chiamava allora)  il 15 agosto 1964 (57 anni fa) a Siena.

Ho professato una Regola, delle costituzioni, delle forme di vita da condurre nella vita di ogni giorno.

Non so se ho capito bene.

Penso di si.

O per lo meno la partecipazione a queste professioni mi aiuta a capire.

Ho incontrato questo in giorni in cui leggo …….. che per la mia professione francescana devo essere capace di vedere oltre la notte, al di la della siepe, oltre la stanchezza, i sogni infranti, i peccati commessi…..Questo per quella grazia che mi è stata fatta di abitare nella frontiera, sospeso fra terra e cielo, impastato di umano, ma profumato di divino, capace ancora di innamorarmi della “parola brevissima”, Gesù Cristo, e dell’annuncio del Regno , stretto e costretto dalle norme, ma pronto ad andare “oltre”,”all’altra riva”.

Quanto mi ha sorpreso Gesù che nel Vangelo di Marco spesso dice “passiamo all’altra riva”, dove si tratta di “riva” del mare, ma di un nuovo modo di vedere e vivere le cose .

Non ci fermiamo qui….andiamo avanti….ed ho ben capito quello che mi ha scritto una mia carissima amica nel giorno del mio cinquantesimo di sacerdozio “non ti fermare, vai sempre avanti, troverai delle stupende sorprese”.

E Maurizio questo lo sente, lo sperimenta, lo vive e la nostra Fraternità questo ha vissuto nella professione di Maurizio… o meglio questo ha assaggiato…

Ha lasciato la vecchia sponda e con coraggio si è spinta fuori, anzi si è sentita spinta fuori come Gesù che fu spinto nel deserto dallo Spirito.

Caro Maurizio, che grazia sei stato per noi tutti, che dono!

Voglio sperare che tu per primo, e noi con te, abbiamo capito quanto sia necessario andare oltre, verso la pienezza della vita.

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